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Migranti sbarcati clandestinamente nelle coste siciliane trovano rifugio in un borgo disabitato nell'interno dell'isola. I nuovi coloni, provenienti da culture e paesi diversi, finiscono qui per sperimentare la possibilità di un villaggio multietnico e multiculturale. Lo sforzo di conservare le proprie tradizioni e insieme di ambientarsi nel nuovo mondo sembra avere successo. Un evento tragico ferma però il processo d'integrazione. Riaffiorano così razzismo, sempre sottotraccia, e sostanziale incapacità di vera accettazione del diverso. Quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, quando l'immigrato non è più un'astrazione da convegni e dibattiti televisivi, e si materializza come persona in carne e ossa che reclama pari diritti e dignità, allora si alzano le barriere. Il gruppo dei migranti viene disperso. La delusione e le speranze di cambiamento suscitate dalla "Primavera araba" fanno nascere, soprattutto nei giovani, il desiderio di un ritorno nelle terre d'origine.